BEATA VERGINE MARIA CONSOLATRICE (LA «CONSOLATA»)

Patrona della diocesi

Già nei Sermoni di san Massimo vescovo di Torino, la figura della Vergine ha un particolare rilievo, con notevoli apporti teologici. La devozione dei torinesi alla Madonna andò sviluppandosi presso la chiesa romanica del priorato benedettino di S. Andrea, dove una cappella, dedicata alla «Beata Maria de Consolacione», attirò segni speciali di culto da parte della popolazione.

La cappella antica, in successivi ampliamenti, si trasformò nel Santuario della Consolata, che divenne un forte centro spirituale, collegato con l’esperienza religiosa e civica della città e della chiesa torinese. Tutti i santi della nostra terra frequentarono il santuario ed ebbero grande devozione alla Madonna, venerata come «Consolatrice degli afflitti».

«Consolatrice» perché «Consolata», Maria realizza la beatitudine evangelica «Beati quelli che piangono» e ci incoraggia ad affrontare le prove impegnative della sequela di Cristo con la forza inesauribile della speranza cristiana.