La chiesa della Madonna della Stella, piccolo gioiello storico e artistico, è situata in uno dei punti più elevati di Pianezza. I pianezzesi hanno sempre nutrito particolare devozione e fervore verso questa piccola chiesa. Oggi la zona in cui sorge appare inserita nell’abitato di Pianezza, ma sino alla metà del XX secolo, solo prati e vigne circondavano l’edificio.

«Non si conosce l’anno della costruzione, avvenuta in due tempi, tra il 1300 e il 1450. È da identificare, con ogni probabilità, con la chiesetta di «Santa Maria in Lessano» citata in visite pastorali del 1500.».[1]

Ha mutuato il nome da Santa Maria in Lessano all’attuale Madonna della Stella, quasi sicuramente, nel sec. XVII, la sua denominazione, infatti, appare per la prima volta nel 1660, nella Relazione sulla Visita pastorale di Mons. Giulio Cesare Barbera.

Tale appellativo è molto frequente nell’area della bassa Dora, esistono, infatti, chiese così denominate sia a Druento come a Trana, Celle e Truc di Miola, per cui si può avanzare l’ipotesi che la intitolazione sia avvenuta in seguito alla predicazione dei frati Domenicani che avevano un fiorente convento in Rivoli e che avevano già una chiesa intitolata alla Madonna della Stella. «La dedicazione era avvenuta, in seguito ad il miracolo, come racconta la tradizione popolare, del ritrovamento sotto terra, nel luogo ove oggi sorge l’antico campanile della vecchia Collegiata di Rivoli di una statua della Madonna col Bambino, indicata da un persistente raggio luminoso proveniente da una stella che stazionava sul luogo.» [2]

«Il culto della Beata Vergine occupa, infatti, un posto preminente nella tradizione domenicana e la specifica devozione a Maria dei frati predicatori deriva dal carattere proprio dell’Ordine di san Domenico: Ordine contemplativo e apostolico». [3]

L’immagine della Madonna della Stella rappresenta, dunque, un punto fisso di riferimento proprio come la stella Polare, alla quale affidarsi nelle afflizioni e nelle difficoltà come a una vera e propria madre. Una stella dagli arcani influssi benigni oppure una stella che resiste alle prime luci del mattino per dare il conforto della speranza.

«Nella cappella si è espresso, attraverso i secoli una forte devozione alla Madonna, proclamata Patrona di Pianezza sotto il titolo di SS. Vergine della Stella, in seguito a due voti della comunità civile e religiosa, che riconosceva la protezione in eventi straordinari e epidemie, ricordati uno in settembre e l’altro – temporaneo- l’ultimo sabato di febbraio.».[4]

Nel 1735 S.S. Papa Clemente XII «concedeva Indulgenza Plenaria e remissione di tutti i peccati a tutti i Fedeli cristiani dell’uno, e dell’altro sesso, che veramente pentiti, confessati e comunicati visiteranno la suddetta chiesa di Santa Maria della Stella sita nel territorio di Pianezza la domenica nell’Ottava della natività di Maria Vergine… […] per anni sette a venire.»[5]

Dalle varie relazioni predisposte in seguito alle Visite Pastorali, alla documentazione e ai resoconti del tempo, viene testimoniato che il culto alla Madonna e l’affezione alla cappella sono rimasti inalterati sino ad oggi. L’elemento più significativo è che questa ricorrenza, ancora oggi, riunisce in sé la comunità religiosa con quella civile. Ogni anno la comunità pianezzese rievoca l’evento che aveva colpito Pianezza nel 1713, una grave epidemia unità alla bontà dell’intercessione alla Madonna e, nel rinnovamento di quell’antico voto, affida alla Madre di Gesù le varie attività sociali e religiose che, nel mese di settembre, ricominciano nel nostro paese dopo le pause estive.


[1] Notiziario del Comune di Pianezza anno VII n° 1 1985

[2] Graziani, Tesi di Laurea in Architettura, Il Convento dei Domenicani in Rivoli, Politecnico di Torino

[3] Portale di Mariologia: http://www.latheotokos.it/modules.php?name=News&file=article&sid=715

[4] Maria Pia Moriondo, Ricerche storiche nel corso di un millennio. Cronaca di una vita. Pianezza, a ricordo del 250° di Consacrazione della Parrocchia

[5] Decreto di Papa Clemente XII, Pianezza Archivio Parrocchiale