Il 1981 è il secondo anno in cui don Virginio, parroco ormai da ottobre 1979, organizza l’Estate ragazzi in Oratorio, il rapporto con il Comune si è ormai consolidato, anche se nella prima pagina del giornalino stampato al termine del mese di colonia, traspare un po’ di amarezza perché in sede di dibattito in Consiglio comunale «qualcuno ha votato contro […] speravamo che fosse possibile trovare consenso almeno dove non ci sono mire partitiche, ma umile tentativo di animare in bene il mondo dei giovani, È difficile svestirsi delle prevenzioni.»
Ad affiancare don Virginio c’è il viceparroco don Dino Garrone, e come per l’anno precedente un nutrito gruppo di ragazzi frequenta la colonia presso l’oratorio di san Pancrazio; si organizzano gite a Colle don Bosco, Chiusa Pesio, La Mandria e al Parco di Piossasco.
Ogni anno un tema ha sempre percorso il cammino dei ragazzi, in quell’anno bisognava «andare alla ricerca di sé stessi nel rapporto con gli altri.»
L’anno seguente è stato l’ultimo in cui le Suore del Cottolengo sono state presenti a Pianezza con la loro infaticabile e premurosa presenza; infatti al termine della Colonia hanno lasciato Pianezza dopo 98 anni essendo stata chiusa la scuola Comissetti «che faceva da supporto a una valida e stimata azione pastorale in collaborazione con la Parrocchia.»
Termina di conseguenza anche la Colonia femminile alla Comissetti e saranno utilizzati spazi resi disponibili dalla Villa Lascaris.
Le suore sr. Domenica e sr. Giacinta, continueranno la loro opera negli anni successivi sia in attività pastorali sia al Centro estivo.
(vedasi https://www.parrocchiapianezza.it/wp-content/uploads/2020/03/La-Scuola-Comissetti.pdf)
Nel 1984 l’11 luglio i ragazzi visitarono l’IPRA, con grande interesse da parte di tutti, anche in considerazione che alcuni di loro poterono incontrare i loro stessi genitori al lavoro.
Il numero degli iscritti era stabile sui duecentocinquanta ragazzi con circa novanta tra animatori e altri collaboratori e con un orario che prevedeva, ormai da alcuni anni, solamente il pomeriggio dalle ore 14,00; per coloro – in numero ridotto di trenta – che frequentavano anche il mattino, era previsto il servizio mensa a carico del Comune.
Le gite organizzate ebbero come meta, tra l’altro, Genova e il suo porto, Alba con visita alla ”Famiglia Cristiana”, al Castello di Grinzane Cavour e la tradizionale gita a Oropa.
La spesa per il 1985 fu di circa 15 milioni di lire.
“Oltre le frontiere” il motto della Colonia ’86, i trecentododici ragazzi accompagnati da 70 animatori vanno alla scoperta dell’Africa, del mare di Galilea e di Pianezza, simbolicamente a bordo di una nave si va alla scoperta di mondi lontani e di realtà vicine ma forse poco conosciute. Fanno conoscenza del Sëmna Sal e di Maria Bricca, dei parroci e sacerdoti che hanno fatto del bene a Pianezza e di tutti i sindaci che si sono succeduti nella guida del paese.
Sempre più serrato era ormai il confronto all’interno del Consiglio comunale sull’opportunità di continuare ad avere un unico Centro estivo per i ragazzi di Pianezza, tenuto conto anche delle esigenze, da più parte avanzate di rispettare le credenze religiose di ognuno.
Ciò ovviamente avrebbe snaturato il principio stesso del Centro estivo parrocchiale che non poteva venir meno alla propria storia e alla propria cultura. D’altro canto l’Amministrazione comunale, in considerazione anche della relativa spesa impegnata, era riluttante a trovare soluzioni alternative che invece sono ormai consolidate da più di un decennio.
“Pace, giustizia, ambiente” i temi per l’anno 1990 che hanno visto per il secondo anno la collaborazione del C.A.I. (Club Alpino Italiano), che grazie ai propri collaboratori ha proposto ai ragazzi film, laboratori, incontri ed escursioni per approfondire la conoscenza dell’ambiente, della flora, della fauna e soprattutto per imparare un corretto approccio alla natura da salvaguardare.
La spesa per l’anno 1990 era lievitata a circa 29 milioni di lire.
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